Il termine chemioterapia si utilizza per descrivere una serie di farmaci che possono inibire la replicazione o uccidere le cellule neoplastiche. Tali sostanze, somministrate per via orale, endovenosa, sottocutanea o intracavitaria, sono potenzialmente in grado di distruggere la maggior parte delle cellule cancerogene presenti nell’organismo, questo è il motivo per cui la chemioterapia è intesa come terapia sistemica.
Attualmente, grazie ai progressi fatti in questo campo, abbiamo a disposizione dei farmaci che controllano e, in molti casi, attenuano fino ad azzerare i diversi effetti collaterali indotti dal trattamento chemioterapico. Infatti, la maggior parte degli animali conserva una buona qualità di vita e si dedica alle normali attività di gioco durante la chemioterapia che può essere usata da sola o in combinazione con chirurgia e/o radioterapia.
L’oncologo veterinario deciderà il tipo di farmaco e se utilizzare trattamenti combinati in base all’istotipo tumorale e allo stadio della neoplasia.
I protocolli chemioterapici, che prevedono l’utilizzo di uno o più farmaci, durano in genere 4-12 mesi e la frequenza di somministrazione dipende dal tipo di tumore e dal tipo di farmaco.
Il trattamento chemioterapico è somministrato a cicli che permettono al corpo di recuperare la forza necessaria e di sostituire eventuali cellule danneggiate dai farmaci chemioterapici con cellule sane; i trattamenti possono essere ripetuti giornalmente, settimanalmente o a distanza maggiore.
Indipendentemente dall’intervallo di somministrazione, prima di ogni trattamento vanno eseguiti degli esami del sangue. La durata del trattamento varia complessivamente da 30 minuti a un’ora, a seconda della complessità del caso e del farmaco utilizzato.